L’edificio fu realizzato intorno alla metà degli anni settanta su progetto commissionato dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, e redatto nel ’71 dal Gruppo di Progettazione dell’Arch. M. Battaglini e l’Ing. S. Incorpora di Roma. Esso consisteva nella realizzazione di un piano interrato adibito ad autorimessa e centrale termica, un locale adibito ad attività commerciale al piano terreno, locali adibiti ad uffici al primo e secondo piano, abitazioni al terzo e quarto piano e, infine, locali tecnici e di servizio al quinto piano. Quando nel 2001 il Comune di Ragusa mi conferì l’incarico per la manutenzione straordinaria e l’abbattimento delle barriere architettoniche del Palazzo, in accordo con l’amministrazione, concentrai gli interventi sulla riqualificazione del Palazzo curando l’adeguamento degli impianti tecnologici, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la rimodulazione degli uffici ricavati al terzo ed al quarto piano, originariamente adibiti ad unità residenziali per i dipendenti. Da sempre al centro di polemiche sul suo inserimento poco felice nel cuore del centro storico ragusano, il palazzo a mio giudizio ha sempre mantenuto una sua identità specifica. Del resto negli anni ’70 era stato realizzato con l’assenso dei cittadini e come altri edifici presenti nella zona, quale il Tribunale e la sede del Banco di Sicilia, faceva parte del nuovo costruito. Il progetto di manutenzione straordinaria da me redatto fu approvato dalla Commissione centri storici, ma per varie vicissitudini politiche e motivazioni di altra natura, non trovò mai realizzazione.